L’evento ha preso spunto dalla memoria degli eventi sismici che storicamente hanno interessato l’area mugellana, aspetto estremamente importante in quanto questi si studiano su lunghe serie storiche. Particolare dettaglio è stato dedicato al terremoto del 29 giugno 1919 che causò distruzioni e danni riconducibili al X grado della Scala Mercalli – Càncani-Sieberg e una magnitudo di 6.3. Almeno una trentina di paesi subì crolli e si registrarono un centinaio di morti e circa 400 feriti.

testi e fontiUna lettura del passato, quindi, per immaginare scenari di eventi futuri e mitigarne gli effetti disastrosi.

La mostra, promossa dall’INGV e dall’Osservatorio Ximeniano di Firenze, si è sviluppata all’interno di una più ampia iniziativa sul Centenario del terremoto del 1919 in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze, la Regione Toscana e altri prestigiosi enti e associazioni.

Il percorso espositivo si è snodato su tre temi principali:

  •  storia sismica dell’area Toscana con particolare riguardo al Mugello;
  •  retrospettiva sulla storia della sismologia italiana, con particolare riguardo alla prestigiosa tradizione fiorentina, in cui spicca l’Osservatorio Ximeniano;
  •  monitoraggio attuale e strumenti conoscitivi per una società più resiliente.

Il percorso ha visto l’esposizione di circa 40 strumenti e decine di documenti storici, dal ‘500 ai giorni nostri, fra originali e copie, che sono stati descritti da animazioni multimediali opportunamente predisposte con il linguaggio più essenziale e chiaro possibile, nel rispetto della correttezza dei contenuti. Filmati e documentari storici hanno completato un percorso particolarmente immersivo.

È stata, inoltre, resa possobile la visualizzazione in tempo reale delle registrazioni delle stazioni sismiche più prossime all’area mugellana e realizzata una piccola guida illustrata in formato digitale.

Dove: Villa Pecori Gilardi | Borgo san Lorenzo (FI)  |  Quando: 29 giugno 2019 – 30 ottobre 2019