Osservatorio Meteorologico e Geodinamico "Guzzanti" - Mineo (Catania)                                     icon place 12

1883- 1937

Progettato e diretto da Corrado Guzzanti, fu uno dei numerosi osservatori geodinamici privati che nacquero negli ultimi decenni del XIX secolo.

o 190707 01L'osservatorio metereologico e geodinamico di Mineo fu fondato nel 1882, con il concorso della Provincia di Catania e su suggerimento di Orazio Silvestri, da Corrado Guzzanti, che ne fu unico proprietario e direttore, presso la propria abitazione.
Le osservazioni sismiche e metereologiche iniziarono nel 1883. Pietro Tacchini, direttore dell'Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica, inviò tutti gli strumenti per l'installazione di una stazione termo-udometrica.
Per le osservazioni sismiche furono inizialmente forniti alcuni avvisatori sismici Galli-Brassart.

Nel 1885, Guzzanti installò, a proprie sperse, un barometro Fortin e uno psicrometro con termometri (a un quinto di grado) trasformando così la stazione termo-udometrica in un piccolo osservatorio meteorologico.

Nel 1887, al termine della costruzione della sua nuova abitazione, Guzzanti trasferì l'osservatorio presso questa sede. Furono predisposti alcuni locali del piano superiore per la sistemazione di tutti gli strumenti meteorologici, implementati con il contributo della Provincia e del Regio Ufficio Centrale di Meteorologia e Geodinamica. I dati meteorologici e geodinamici rilevati erano regolarmente inviati all'Ufficio Centrale di Roma che provvedeva alla loro pubblicazione.

Al pian terreno furono invece installati gli avvisatori sismici, un tromometro Bertelli collocato su un pilastro isolato, 5 pendoli sismografici scriventi, un sismometrografo Brassart e un grande sismometrografo Cancani a due componenti con massa di 200 kg., costruito da Guzzanti stesso. Nel sotterraneo furono installati anche alcuni microfoni sismici.

Guzzanti si dilettava nella costruzione degli strumenti sismici; alcuni di questi avvisatori ad azione elettrica e ad azione meccanica si rivelarono molto efficaci per la loro semplicità e sensibilità. Egli ideò e costruì il microsismoscopio Guzzanti (Guzzanti 1894 pp.3-13) a registrazione continua su supporto cartaceo, uno strumento particolarmente semplice per la rilevazione delle componenti orizzontale e verticale sia dei deboli terremoti locali che di quelli lontani di più forte intensità. Egli ne realizzò anche una versione più piccola ed economica chiamata microsismoscopio ridotto, destinato alle meno sovvenzionate stazioni geodinamiche di 3¡ ordine (Guzzanti 1895 pp.131-136). Guzzanti ideò e dotò il suo osservatorio di numerosi altri strumenti semplici e funzionali come l'avvisatore sismico a doppia spirale (Guzzanti 1893 pp.1-7), l'avvisatore sismico a pendolo elastico (Guzzanti 1897 pp.1-5), il sismoscopio a dischetto Brassart da lui dotato di orologio per la segnalazione dell'ora dell'evento sismico (Guzzanti 1898 pp.188-190), il sismoscopio a due componenti (Guzzanti 1899 pp.254-256).

Dopo il terremoto di Messina del 1908, furono installati due preavvisatori sismici Maccioni per lo studio delle correnti elettro-telluriche. In seguito, per perfezionare questi studi, fu installato sulla palificazione telegrafica un filo isolato della lunghezza di 2 km circa le cui estremità andavano una a terra e l'altra a un sensibilissimo millamperometro costruito appositamente dai fratelli Richard di Parigi.

 

L'elenco degli strumenti sismici sicuramente presenti nell'osservatorio tra il 1895 e il 1934 è il seguente:

- avvisatori sismico a doppio effetto sistema Galli-Brassart per scosse ondulatorie e sussultorie modificati da Guzzanti (1896-1905)

- due avvisatori a dischetto de Rossi, di cui uno con orologio, modificato da Guzzanti

- avvisatore a due componenti con registratore a carta continua Guzzanti

- avvisatore a pendolo elastico ad azione meccanica Guzzanti

avvisatore sismico a sfera Cecchi

- avvisatore a doppio effetto Cancani

- avvisatore sismico Ceramicola

- avvisatote sismico Maccioni

- avvisatore per scosse ondulatorie e sussultorie portatile con registratore elettrico Guzzanti

- quattro avvisatori a pendolo rovescio ad azione elettrica con registratore universale Guzzanti

microsismoscopio Guzzanti con registratore a carta continua (1895-1906)

microfono sismico de Rossi

- microfono sismico Silvestri

- microfono sismico Guzzanti

- preavvisatore sismico Maccioni (non funzionante)

- pendoli a doppia spirale (1895-1897)

- pendoli elastici ad azione elettrica (1905)

- pendoli elastici ad azione meccanica (1905)

- pendoli elastici Guzzanti (1897-1908)

- pendolo sismografico Silvestri

pendolo rovescio registratore Guzzanti

- pendoli rigidi corti e pendoli rigidi lunghi (1895-1897)

- cinque pendoli sismografici di varia lunghezza con registratore su vetro affumicato

sismografo a pendoli orizzontali Agamennone a tre componenti con masse di 50 Kg., periodo 8/9 sec., ingrandimento 30 e scorrimento carta 160 cm/h (1917/1934)

- sismografo a pendoli orizzontali a due componenti Agamennone con massa di 100 Kg. e periodo 8 sec.

- sismografo Brassart (1906-1910)

- sismografo a doppia spirale Guzzanti

sismometrografo Brassart a tre componenti a una massa stazionaria con scrittura su carta affumicata. Questo strumento aveva tra il 1896 e il 1910 massa di 20 Kg., periodo 1,5 sec., ingrandimento 13 e avanzamento carta di 24 cm/h. Tra il 1911 e il 1913 il periodo venne portato a 3,10 sec.

- sismometrografo Brassart a due componenti (1896-1900)

- grande sismometrografo Guzzanti con massa di 200 Kg., periodo 2,8 sec., ingrandimento 20 e avanzamento carta di 60 cm/h (1906-1934)

sismometrografo a due componenti orizzontali Agamennone

- sismoscopio a verghetta multiplo Guzzanti

- sismoscopio a uncino Guzzanti

- sismoscopi a verghetta Brassart (1904)

- sismoscopio a dischetto Brassart (1896-1905)

sismoscopio Agamennone a doppio effetto (1896-1903)

- sismoscopi elettrico Guzzanti a pendolo elastico per le scosse ondulatorie

tromometro normale Bertelli su pilastro isolato (1895-1906)

- tromometro avvisatore a contatti elettrici con suoneria Guzzanti della lunghezza di 180 cm. (1896-1987)

- milliamperometro registratore per le correnti elettro-telluriche

- orologio regolatore

- cronometro di marina con contatti elettrici

- installazione completa di apparecchio radio-ricevente Telefuken D. con variometro per onde fino a metri 5000.

L'osservatorio Guzzanti di Mineo aveva alcune "sedi distaccate di osservazione" sul territorio. In una piccola casa di sua proprietà nella campagna menenina, Guzzanti installò alcuni strumenti meteorologici fra cui un anemometro (esistente fino al 1997).

Nel torrente Fiumecaldo Guzzanti fece costruire un padiglione geodinamico installandovi un termometrografo per l'osservazione delle variazioni di temperatura delle acque. Le donne che lavano i panni al Fiumecaldo si occupavano, per conto di Guzzanti, delle misurazioni della temperatura delle acque (Guzzanti 1893 7 pp.).

Al crepuscolo della sua attività scientifica Guzzanti cominciò a occuparsi delle sorti del suo osservatorio nel fondato timore che l'attività di tutta una vita potesse andare perduta. Alla morte di Guzzanti nel 1934 le attività scientifiche continuarono grazie a Mario Privitera ma, con il trasferimento di questi a Roma, l'osservatorio chiuse definitivamente. Venne poi smembrato e gli strumenti finirono, dopo varie vicissitudini, in un magazzino comunale dove vennero riscoperti nel 1975. Tra gli anni 1975 e 1976 iniziò a funzionare il nuovo osservatorio tutt'ora in attività (Commemorazione del sismologo Corrado Guzzanti...1994).